Sgosh autunnale

Sgosh autunnale

lunedì 28 aprile 2014

L'Urlo


Quest'anno sono tornata ufficialmente in front-office.
Abbiamo dovuto partecipare ad un corso e alla domanda "cos'è per te il cliente", mentre tutti rispondevano cose tipo "è la mia famiglia" oppure "è qualcuno da coccolare" (boh, la follia), il mio unico pensiero era "è colui che mi straccia costantemente le budella".

Lo so, è terribile. Questo lavoro mi ha avuta. Specialmente se le colleghe si guardano bene dal mollare la sedia del back office e io sto in piedi 8/9 ore di fila al giorno e non mi sento più i piedi. E vorrei strapparmi le orecchie.



Qualche sera fa, colta da un istinto suicida improvviso, decido di chiamare una cliente con cui per email c'era stata qualche incomprensione con le mie colleghe, nel tentativo di chiarire dopo che le mie colleghe, per 4 interi giorni,hanno ignorato volutamente le sue insistenti email.
Preciso che la cliente ha prenotato una vacanza nelle due settimane centrali di agosto e ha rotto talmente tanto le scatole da accordare non so come uno sconto di 1000 euro, ulteriormente ribassato di 150 euro da lei stessa nell'ultima mail.
La chiamo e con la voce più dolce che mi esce le spiego che altri 150 euro mi sembrano difficili da accordare e non riesco a finire la frase che parte con un lento ma inesorabile piagnucolio.
"Cosa mi sta dicendo? Io mi ero già accordata con la sua collega... non esiste che ora mi facciate pagare 150 euro in più! (veramente paga 1000 euro in meno, ma dettagli) Lei sa cosa vuol dire questo? Mi costringe a non fare le ferie? (veramente no, ma se vuoi venire in altissima stagione come minimo dovresti pagare!) No no lei non ha idea dei sacrifici che ho fatto per organizzare questa vacanza (suvvia, sacrifici... manco hai mandato la caparra). Ho mio marito in cassa integrazione e due figli, lei sa cosa significa?? (sì, che normalmente se non si hanno i soldi non si prenotano 2 settimane di ferie nel periodo di altissima stagione) Ho dovuto litigare in ufficio per ottenere proprio queste due settimane (e ti credo, fai la morta di fame e poi a  Ferragosto vai in zona vip come se ti fosse dovuto)... Ecco, sa cosa le dico? Le bambine hanno già capito tutto... che non si va in vacanza! Dovrebbe venire qui e vedere le loro facce sconvolte... ecco ora una sta piangendo (ma per favore, possiamo essere più patetici???). Questa telefonata mi ha sconvolta, io ora non so più cosa dire (ma magari signora, stia zitta!!)... 150 euro in più io non li pago!"
Dopo 20 minuti di lacrime e sangue ricevo una telefonata dal capo, arrabbiatissimo perché le linee risultavano tutte occupate e io non rispondevo al telefono. Mi intima di richiamare la signora e di accordarle il prezzo pattuito, e che non venga mai più in mente a nessuno di fare figure del genere con i clienti (ma dico io, stiamo scherzando??? Siamo all'apoteosi).
La richiamo con la sensazione di dover vomitare, lei si tranquillizza e mi chiede come funziona per il parcheggio. Le spiego che quello interno ha un costo totale di 120 euro e lei mi risponde "oh, capisco, me lo prenoti pure... tanto non sono 120 euro che mi cambiano la vita!". 
E il cliente dovrebbe essere la mia famiglia?? Piuttosto preferisco essere orfana e sola al mondo! E per quanto riguarda le coccole, io farei partire solo randellate, a destra e a manca finché non cadono tutti a terra senza denti. 



Sono adatta a stare in front-office, certo.

Ieri entra una famiglia nel bel mezzo della merenda che organizziamo per i bambini. Mi mostra il viso pasciuto della sua bimba e con aria grave mi dice "passavamo di qui e la bambina ha fame, non è che posso farle fare merenda?". Sconvolta dalla faccia tosta, le rispondo che la merenda è per gli ospiti dell'hotel e lei piccata mi risponde "Allora mi faccia un preventivo". Dopo un preventivo lungo e complicato le domando se ha piacere di vedere una stanza e lei mi risponde "No, la bambina ha fame, devo proprio scappare e trovarle una merenda! Arrivederci!". 

Gente, ma che problemi avete? Siete diventati tutti pazzi? Dall'Italia non emigrano più solo le persone, ma anche migliaia di cervelli?

Il cliente è qualcuno che deve farsi curare, ve lo dico io.

Non arriverò mai al 13 settembre senza essere denunciata e/o arrestata per qualche crimine orrendo, è poco ma sicuro.

mercoledì 16 aprile 2014

L'apertura per Pasqua 2014

Un albergo che apre tra due giorni per i ponti di primavera.
L'unica albergo dei quattro della catena che si accinge ad aprire i battenti.

La direzione oppressiva e minacciosa.

"Siamo sicuri di tutti i reparti, al 100%. Tranne che del vostro."
"Se dovessero arrivare recensioni negative per questa Pasqua, farete i conti con il direttore."
Quattro donne molto diverse. 

F., 41 anni, una vita da single incallita, scrive post-it ogni minuto e combatte la tendenza all'esagitazione. 

Una donna alta, magra, riccioluta entra in ufficio parlando a fatica e con le mani che tremano visibilmente.

C., 30 anni, 2 figli e un compagno, perennemente in corsa tra lavoro e famiglia, sempre al telefono o alla guida, perfettamente multitasking.

Una donna si affaccia al balconcino dell'ufficio con i capelli raccolti a caso in cima alla testa, occhiaie profonde sotto gli occhi azzurrissimi, la sigaretta in mano e urla alla strada: "Aiuto!!!".

V., 32 anni, vive con la mamma, una tendenza a lavorare con una precisione maniacale, salvo poi distrarsi un attimo e commettere l'unico errore che le costa un rimprovero colossale.

Una donna dal caschetto rosso e occhiali neri si affaccia in ufficio e vedendo le facce delle colleghe, gira i tacchi e fa per andarsene.

Ausdauer, quasi 33 anni, vive con il CdM e due felini, vestiti sempre coperti di soffici peli e la verve di una spora.

Una donna rotondetta dai capelli castani pettinati a caso entra in ufficio sbottando: "ragazze, io non ho mica voglia!!".

Telefonate ogni secondo, email a valanghe, calcolatrici che fanno il fumo sotto le dita di quattro donne in preda al delirio pre-apertura. 

"L'apertura per Pasqua 2014"
Dal 18 aprile nei migliori cinema

"Non ce la faremo mai"


martedì 1 aprile 2014

Liebster Award

Per partecipare al LIEBSTER AWARD quello che si deve fare è: 


  • Ringraziare chi ti ha nominata
  • Rispondere alle sue dieci domande
  • Nominare almeno 10 blogger con meno di 200 followers
  • Comunicare la nomina
  • Proporre dieci domande a cui debbono rispondere i blogger nominati

Data la scarsità di tempo e dati i secoli trascorsi dalla mia fervente attività sul blog, mi fermo al secondo step. Quindi, grazie Aldabra per avermi nominata e ora rispondo alle tue domande!

1) Qual è  il tuo libro preferito?
"Pomodori verdi fritti al caffé di Whistle Stop" di Fannie Flagg. Mi piacciono le storie così, con personaggi curiosi e definiti, con cittadine americane piene di stranezze e buoni sentimenti, senza tanti fronzoli sulle vicissitudini storte della vita.

2) La canzone che canticchi più spesso è...
Ultimamente non canto, ma mentre sono sommersa di lavoro ogni 3 minuti porco pesantamente, a volte con una lieve tonalità in la minore. 

3) Non riusciresti mai a...
Se doveste stare a sentire me, io non riuscirei mai a fare niente. Eppure ogni tanto mi tocca almeno provare....

4) Qual è il lavoro che vorresti fare?
Mah, mi andrebbe bene anche il mio lavoro, se solo potessi dedicarmi solo ed esclusivamente al back office e non parlare mai più direttamente con clienti che ogni 4 nanosecondi hanno un problema, vogliono la chiave, non riescono a fare pipì, hanno il bambino con la febbre, non piace loro camera, non vogliono fare la scale, sentono odori strani provenire da ogni anfratto, non sanno cosa fare se piove, urlano se si guasta per due ore l'aria condizionata o se l'ascensore è troppo lento, urlano se la camera non è pronta e loro la attendono da ben 4 minuti e mezzo, urlano se sul buffet non hanno trovato la cotoletta per il bambino... und so weiter.
5) Hai un rimpianto?
Sì, non aver accettato uno dei tanti lavori che proponevano a tutti gli studenti diplomati in anni pre-crisi per andare all'università. Epic fail!! 

6) Qual è la città più bella che hai visitato?
Nella mia vita ho viaggiato talmente poco che non so proprio cosa rispondere.

7) Il viaggio che vuoi fare?
A settembre, disastri permettendo, mi piacerebbe andare in Austria o a Londra. Qualcosa di poco impegnativo a livello di viaggio, che francamente patisco anche solo l'idea del fuso orario o di ore chiusa in un aereo dove, ahimé, sono certa che potrebbero scoppiarmi le orecchie.

8) C'è una cosa che hai fatto di cui sei orgogliosa?
Sì, me la sono sempre cavata, nonostante tutto.

9) Hai trovato un senso nella vita?
No, lei ha trovato un senso in me?

10) O almeno sai dove andare in vacanza quest'estate?
Questa domanda è cattiva però, non si fa!