Sgosh autunnale

Sgosh autunnale

venerdì 29 ottobre 2010

ZOMBIE


Io sono quella che se ha un formicolio alla gamba, guarda su internet e pensa "oddio, ho la sclerosi multipla".
Sono quella che in caso di mal di testa più forte del solito pensa già di avere un ictus in corso.
Sono anche quella che quando soffre enormemente per il ciclo, pensa ogni volta di essere vittima di un'emorragia interna.
Sono sempre quella che l'ultima volta era andata dal medico con l'occhio supplicante dicendo qualcosa come "dottore, sento di avere una trombosi in corso".

Sono quella che, martedì mattina, si è svegliata con mezza faccia ricoperta di puntini rossi, che nel corso della giornata si sono gonfiati fino a formare grosse macchie che mi deturpano il viso. Il mio medico non c'era, così quella lì, quella un po' bacata nella testa, si è affidata alla farmacista, la quale le ha consigliato una crema antistaminica e di farsi vedere dal medico appena possibile.


Ebbene, oggi finalmente il medico era disponibile, anzi, era addirittura a casa di mia nonna, così ho lasciato al volo l'ufficio con la promessa "torno subito" e ho raggiunto trafelata la cucina ansando un "dottore, guardi la mia faccia, che cosa mi sta succedendo?".
Lui si alza in piedi, mi scruta il viso con espressione preoccupata misto disgustata e dice "Oddio, che roba è, impressionante".
Oh santa puzzola. "Dottore, guardi, in farmacia mi hanno dato questa crema, ma non vedo miglioramenti".
"Quella crema?" domanda scandalizzato indicando il tubetto "Oh, beh, io non me la metterei in faccia."
"Dottore, io la metto da tre giorni, e ora?" pensando con occhi sgranati dal terrore "lo sapevo, ora muoio".
Mi chiede se ho cambiato cosmetici (considerato che sono ridotta come il porco e non ho fatto nemmeno la ceretta ai baffi...), crema, se sono venuta in contatto con sostanze strane. "No, davvero, solo con il tappetino di pilates in palestra" ammetto mentre mia nonna già mi riprende "ma senza usare nemmeno un telo, che schifo!". Diavolo, lo fanno tutte, io che ne sapevo.
Mi prescrive una nuova crema, delle compresse, e mi chiede il nome della palestra, per poterla depennare dalle sue possibili frequentazione. Ringranzio e torno di corsa al lavoro.

Non appena chiudo la porta lui sospira e dice a mia nonna e alla Mutti: "Mah, speriamo bene per quella faccia".

Oddio, lo sapevo. Ora vorrei tanto potermi mettere a letto con la faccia della sofferenza, perché mica mi sento tanto bene. Sento di avere anche un po' di nausea, nonché un senso di debolezza. E sonno. Oddio, no, non sto mica bene. E stasera devo pure uscire. Santo cielo santo cielo!