Sgosh autunnale

Sgosh autunnale

venerdì 3 agosto 2012

Nei liquami forever

Perché si sa, quando già stai fuori casa 10 ore sei giorni la settimana e il tuo compagno lavora più di 70 ore a settimana, è giusto che quando finalmente raggiungi il nido ci siano millemila cose da fare.

E considerato che in due usiamo soltanto camicie e che esse devono sempre essere perfettamente lavate e stirate, mi sembra più che giusto che la lavatrice decida di perdere i pezzi in piena stagione lavorativa. Così, dopo aver lavato 5 volte le camicie di Mirko e averle viste uscire a chiazze nere ogni singola volta, ho pensato che si fosse raggiunto il top della sfiga.
Nel frattempo il wc di sopra ha deciso di otturarsi, facendoci passare del tutto la passione sfrenata per l'intimità del proprio bagno di casa. Mentre il Vater, chiamato in preda alla disperazione, poneva rimedio alla rivolta del focolare domestico, i vicini di sotto ha cominciato a sentire un discreto fetore che, guarda caso, proveniva proprio dallo scarico del nostro altro bagno. Un giorno, di ritorno dal lavoro, mi hanno aspettata al varco accusandomi di avergli intasato il tombino, mentre io incredula cercavo di giustificarmi che sono fuori casa tutto il giorno e che non posso aver prodotto così tanto da aver intasato la fogna condominiale.
Indignata, ho chiamato il padrone di casa che nel mio unico giorno libero mi ha fatto arrivare il camion degli spurghi, facendomi passare una mattina in allegria al profumo di liquami.
Ieri di nuovo si è otturato il wc e dopo aver cercato di sturarlo a suon di bestemmie (il Vater aveva fatto così e aveva funzionato, ma forse ha dimenticato di svelarmi il trucco) ho pensato che siamo veramente in un mare di cacca e che io ho raggiunto il limite della sopportazione.

Speriamo davvero che succeda qualche altro intoppo, così posso pure togliermi le sei ore di sonno che mi concedo di tanto in tanto.

giovedì 2 agosto 2012

65° giorno di prigionia

Ieri sera gridavo già al miracolo: alle 23,45 ero già in posizione orizzontale, pronta a sbavare copiosamente sul cuscino. Un evento in questa estate dove normalmente si dorme verso l'una di notte. Pregustavo già il mio volto riposato allo specchio, la sensazione meravigliosa di non sentirsi crollare la testa ogni preventivo che faccio... alle 4,30 è suonato il telefono di casa. Il CdM, agile come un felino, è balzato giù dal letto immaginando già qualche ferale notizia in arrivo, mentre io bestemmiavo l'inverosimile per aver interrotto il mio sacro sonno. Il demente che cercava Emanuele stamattina non credo si sentirà molto bene, visto che ho passato almeno un'ora a maledirlo tra un verso del Pulcino Pio e l'altro. Mi sono riaddomentata dopo millennni e mentre stavo sognando di aver partecipato ad una maratona che prevedeva l'utilizzo di scale mobili (O_o) e mi beavo del fatto di non essere arrivata ultima, è suonata la sveglia del CdM. Ore 6,30 del mattino. Alle 8 ero stremata come se avessi fatto di nuovo un turno all'Enorme Struttura sul mare.

Oggi sono in modalità Sense & Spray: se mi passa davanti qualcuno/qualcosa spruzzo odio e disprezzo da ogni poro, diffondendo un odore rancido di rancore e commiserazione.

La mia collega è mancata un paio di giorni (non per sua volontà, si sono resi conto che la pagano troppo per il lavoro che realmente abbiamo da svolgere) e non è che il suo ritorno mi entusiasmi. Ogni volta che arrivo alle 13,30 mi fa l'elenco di tutto ciò che ha dovuto fare, mi mostra tutte le email inviate e pretende un applauso per ogni minima cosa che ha svolto tra le sue normali mansioni lavorative. Il fatto che io ieri abbia risposto a 50  mail e formulato 40 preventivi è del tutto irrilevante, perché non mancherà di ricordarmi che lei, in passato, ha mandato almeno 100 mail mentre rispondeva al tel, si occupava del front office, faceva il check in a 40 persone che parlavano solo russo e lottava contro il drago gigante che infestava il castello. Non manca mai di ricordarmi quanto i clienti la amano e di segnalarmi il trilione di complimenti ricevuti per la sua simpatia. Presto mi slogherò la testa a forza di annuire con vigore.

Poiché dalle giornate bisogna aspettarsi il meglio, la mia è cominciata con la pulizia della lettiera del gatto, seguita dalla tragica scoperta che il CdM mi ha lasciato nel cartone quelle due gocce di latte che non servono nemmeno a bagnare la tazza. Quando arrivano le 22???


mercoledì 1 agosto 2012

1 agosto: 64° giorno di prigionia


Quando ho deciso di licenziarmi dall'enorme colosso per cui ho lavorato tutto l'inverno, in fondo ero consapevole che sarei stata punita e non l'avrei fatto per migliorare la mia condizione di vita.

Da 64 giorni lavoro per persone che definire grette, odiose, insopportabili è far loro dei complimenti. 
Marito e moglie, insieme soltanto per una serie di interessi economici in comune, uno più malato di mente dell'altro. Ti salutano la mattina con lo stesso entusiasmo che riserverebbero all'arrivo di una cartella esattoriale, ti osservano tutto il giorno con lo stesso disgusto che proverebbero di fronte ad una piaga purulenta e la sera ti salutano tra i denti come se covassero l'intima speranza che un camion ti travolga all'uscita dal lavoro, liberandoli dalla tua deprecabile esistenza. Qualsiasi dipendente è ignorante, stupido, privo di materia grigia e dignità. Trascorrono tutta la giornata lamentandosi dell'orribile disgrazia che li ha colti assumendo persone così incapaci di intendere e di volere.

Per quanto riguarda me, nello specifico, la moglie mi detesta con tutto il cuore. Cerca di mettermi in cattiva luce dal primo giorno, fa notare al marito tutte gli errori orribili che commetto e cerca di mandarmi via da quando ho firmato il contratto. Il marito ha trascorso le prime settimane a mostrarmi ogni singolo errore commesso e non, poi ha visto che la mia pazienta è sotto lo zero assoluto e me lo mangiavo vivo ogni volta, ha iniziato a darmi del Voi. Voi non fate questo, voi sbagliate quello. Una mattina ho scoperto che i miei sospetti nei suoi riguardi erano fondati e che ci boicotta il lavoro solo per il gusto di farci passare per dementi, così gli ho mostrato tutti i log del computer che dimostravano che le modifiche sui conti, sui check in, sulle tariffe e sulle prenotazioni, venivano fatte da una persona sistematicamente alle due del mattino, orario in cui io normalmente faccio la nanna tranquilla nel mio lettino. Da allora mi rivolge a stento la parola.



Da una settimana, inoltre, visto il fastidio provocato dal nostro lavoro, hanno inserito la Superfiglia, colei che l'altro giorno per poco non prende un Nobel per aver sintonizzato i canali di un televisore. Colei che a 27 anni sta prendendo l'abilitazione da neuropsicologa ed è considerata un genio dal momento che l'ha presa in tempi record lavorando ben un mese all'anno fino al 2008 (dopo di che ha avuto 4 anni per riprendersi dalle fatiche). Io, che ho preso la stessa laurea, ma non ho preso l'abilitazione perché ho un affitto da pagare e devo lavorare per mantenermi, sono un rifiuto della società da cui preferiscono tenersi lontani.
La Superfiglia, che già si è fatta mantenere a lungo gli studi, nel frattempo è persino andata a convivere con il ragazzo a 300 km dalla Ridente Cittadina. E' tornata per salvare il destino dell'albergo, per farsi lavare e stirare tutta la biancheria di casa e per trattarmi come se io non avessi mai fatto questo lavoro, facendomi notare che tocca a lei compiere i gesti più eroici mentre i genitori la spronano a sfruttare le "colleghe" come schiave, così come meritano. Quando l'altro giorno l'ho sentita chiedere "ma papi, cos'è la tariffa dell'igiene ambientale?" ho quasi avuto un ictus. Il cervello mi si è annebbiato, schiuma calda ha cominciato a sgorgare dalla mia bocca e l'irrefrenabile voglia di uccidere si è impossessata della mia mente. La mia fedina penale stavolta non rimarrà pulita, è sicuro.

Qualcuno mi ha detto che devo vivere alla giornata e darmi degli obiettivi quotidiani, non cercare di raggiungere a tutti i costi l'ultimo giorno del contratto. Oggi il mio obiettivo sarà quello di non ucciderli al ritorno dal mio giorno di riposo, quando non mancheranno di farmi notare come la mia assenza sia stata una benedizione e quanto la Superfiglia sia stata essenziale nello svolgimento di mansioni che per me sarebbero state inaffrontabili.

Che agosto abbia inizio.