Sgosh autunnale

Sgosh autunnale

martedì 30 settembre 2014

Autunno


Io amo l'autunno. E' la stagione in cui in genere si riprende in mano la propria vita. E' la stagione delle scommesse, delle serate sul divano con una tisana calda sotto coperte e gatti, dei bacini stretti stretti sotto il piumone, delle giornate finalmente corte e dei buoni propositi.
Per chi è stagionale come me, l'autunno significa respirare, ricominciare, ripianificare.

Questa stagione lavorativa è stata a dir poco disastrosa. Mi sono sentita una derelitta per mesi, nonché in vena di abbandonare la nave per ben due giorni (un sacrilegio) ai primi di agosto in quanto in preda di una violentissima bronchite (che naturalmente per me era ebola, tanto per non farla mai tragica). 
L'epilogo non poteva che essere come un cazzotto in bocca.

E' l'ultimo giorno, sono circa le 10 e si avvicina il momento in cui anche l'ultimo cliente avrà abbandonato l'albergo, tra saluti e finte promesse di rivederci. Saluto tutti con un sorriso di plastica talmente finto che più di una volta ho dovuto controllare che non fosse caduto, ringraziando a caso persone che in realtà non hanno fatto che frantumarmi le gonadi per tutto il soggiorno. Una signora di mezza età si avvicina per stringermi la mano e mi chiede:
"Allora, si ritorna a scuola eh?"
Mi perplimo un attimo, poi rispondo "Grazie signora, ma la scuola per me è terminata da 15 anni. Ho fatto in tempo anche a laurearmi."
La signora mi guarda allibita e sconcertata ed esclama: "Davvero? Sembrava così giovane..."
"La ringrazio di cuore, ma ho passato i 30...."
"E non hai trovato un lavoro??"

SGOSH. 
Non ho avuto la forza di chiederle che cosa pensava che io stessi facendo, ero troppo impegnata a cercare di raccogliere mentalmente tutti i miei denti, che la mia mente vedeva sparpagliati su tutto il bureau.Signori e signore, alla vostra partenza regaliamo denti per tutti! Portate a casa il vostro souvenir, accorrete numerosi!
La ripianificazione ormai è inutile, mi serve una botta di culo estrema, nonché un miracolo. Per la prima volta nella mia vita sono più vicina al peso forma che ad una qualsiasi prospettiva per il futuro. Rabbrividisco.





lunedì 29 settembre 2014

Non c'è due senza tre


Nel 2010 dicevo che non volevo animali in casa.
Nel 2011 abbiamo trovato uno scricciolo di gatto bianco e nero, l'abbiamo chiamato Lucilla e ce lo siamo tenuto sebbene avesse più problemi psicologici di noi.
Nel 2012 ho visto la foto di un annuncio sulla pagina del gattile e così è arrivata Melissa, la gatta più amorevole del mondo.
Nel 2013 ho detto "Basta gatti", mentre spalavo quintali di escrementi dalla lettiera.

Il 14 giugno 2014 mi sono svegliata di cattivo umore, come tutti i sabati estivi, ma il CdM aveva un'idea in testa e mi ha presa di peso e portata al canile, dove custodivano un gattino amichevole e allegrissimo ed è arrivato Pinetto!

E con lui fanno tre. Ce li faremo bastare, mi auguro.