Sgosh autunnale

Sgosh autunnale

martedì 28 maggio 2013

Non sono pazza!! (- 110 giorni)

Parte la musichetta di The Sims 2 e il mio cellulare vibra. Sto già porcando pesantemente, è il giorno di apertura dell'hotel, mi devo sparare chiusura/apertura come battesimo di fuoco (ovvero fine turno ore 23, inizio nuovo turno ore 7,30), sono tesa come una corda di violino e sto sbattendo lardelli a destra e a manca nel tentativo di scaricare la tensione. Convinta che sia per la 437829478329578429milionesima volta la mia Collega1 che mi telefona, rispondo quasi ruttando:

"Pronto!"
"Parlo con Ausdauer?"
"Sì" (o almeno con ciò che ne resta)
"Sono C. dell'assicurazione, ti chiamo a proposito dell'incidente del 21 maggio"
"Ho avuto un incidente?"
"Sì, abbiamo avuto il tuo numero di targa in merito ad un sinistro..."
Oh Cristo, santissimi salami prosciuttati, lo sapevo. Lo sapevo! Non sono più in grado di intendere e di volere... ho avuto un incidente, forse ho stirato qualcuno sull'asfalto e nemmeno me ne sono accorta. Perdonatemi, perché non sapevo quel che facevo... Aiuto aiuto aiuto, sono una povera mente malata priva di controllo sulle sue azioni.
"Un sinistro che ho causato io??"
"Abbiamo pochissime informazioni in merito, ma risulta che tu abbia urtato una moto"
"Santa Madonna!" e neuroni imbizzarriti disegnano scenari in cui la mia Sacra Auto sfreccia per la Ridente Cittadina seminando morte e distruzione.
"Hai avuto un incidente il 21 maggio?" mi chiede perplessa l'assicuratrice.
"Non che io sapppia... me lo dovrei ricordare... posso sapere dove è successo?"
"Come ti dicevo, abbiamo poche informazioni. Il tal R.M. ha segnalato il tuo numero di targa e c'è la questione della privacy..."
"Beh, capisco, ma se questo tizio sostiene che sono coinvolta nei suoi fatti, magari dovrei sapere dove e come sono entrata nella sua esistenza..."
"Dunque, vediamo... il sinistro è avvenuto a Bari!"
"Ok, mi sento di escluderlo!!"

Mio caro R.M., grazie per avermi fatto dubitare della mia salute mentale, cosa che peraltro metto in dubbio già quotidianamente anche senza il tuo aiuto. 

Non sono pazza!! Non sono pazza!!!

lunedì 20 maggio 2013

Le risposte che vorrei poter scrivere (- 118 giorni)

Quando inizio il turno e comincio a leggere le email del giorno di solito mi viene la morte.

"Buongiorno,
siamo 2 adulti e 4 bambini, ci servirebbe una camera ampia, magari due comunicanti, dal 10 agosto al 17 agosto. Chiediamo la Vostra migliore offerta, perché come vedete siamo una famiglia numerosa e ci sta la crisi e altrimenti non possiamo fare le vacanze quest'anno"
Gentilissima Famiglia,
comprendiamo benissimo che ci sta la crisi, pertanto ci permettiamo di suggerire le seguenti soluzioni:
- chiedere una camere unica anziché due, dal momento che come sanno anche i rospi, due costano di più
- organizzare le ferie in un periodo che non sia quello centrale di altissima stagione
- un uso oculato degli anticoncezionali
- stare a casa propria se non ci sono i fondi per pagare le vacanze.
Sperando di esserVi stati utili, porgiamo cordiali saluti.

"Grazie del Vostro preventivo. Intendiamo confermare la camera come Vs preventivo, ma Vi chiediamo di scontarci € 50,00 sul totale in quanto per Voi non sono niente, ma con quei soldi noi ci paghiamo l'autostrada per venire da Voi."
Gentilissima Famiglia,
siamo a ringraziarVi per la Vostra conferma. 
Cogliamo l'occasione per suggerire di rimanere a casa Vostra se vi mancano € 50,00 per pagare l'autostrada, perché nessuno Vi costringe a trascorrere le Vostre vacanze a 800 km.

"Chiediamo un preventivo."
Gentilissima Famiglia,
anche noi ci permettiamo di chiedere qualcosa:
- chi siete?
- cosa volete?
- quando lo volete?
- è troppo difficile rivolgersi ad una struttura dove lavorano persone in carne ed ossa senza utilizzare la modalità di richiesta che di solito schifa anche la graffetta di Word?
In attesa di una Vostra gentile risposta, ci auguriamo che preferiate rimanere a casa.

"Ho due bambine di 2 e 4 anni e volevo sapere quando verrà riempita la vostra piscina, perché non vorrei che l'acqua fosse troppo fredda"
Gentilissima Famiglia,
non sappiamo quando arriverete, ma ci premureremo di raggiungerVi in piscina con secchi di acqua bollente, qualora le Sue bambine non dovessero gradire la temperatura dell'acqua. 
Nel frattempo le auguriamo che un colpo di vento Vi causi una dissenteria tale da farVi rinunciare alle ferie.

"Prima di ricevere qualsiasi preventivo gradirei sapere se mio figlio di un anno e mezzo può partecipare al Mini Club durante il giorno e se avete un servizio di Baby Parking durante l'ora dei pasti"
Gentilissima Famiglia,
se il bambino di un anno e mezzo Vi dà tanto disturbo, suggeriamo di darlo in adozione ad una famiglia che si prenderà cura di lui come si conviene e che magari non soffrirà eccessivamente di doverlo portare con sé durante le ferie. Sconsigliamo di perderlo accidentalmente in autogrill, in quanto azione passibile di denuncia alle autorità.
Cordiali saluti

Odio tutti.


lunedì 13 maggio 2013

Panico e paura


Tra 11 giorni apre l'hotel. 

Non sono mai stata granché felice di iniziare la stagione lavorativa, ma quest'anno proprio mi stenderei sulle rotaie in attesa di essere fatta a brandelli. Ecco.



Intanto perché dopo 6 anni ritornare ai 120 giorni no-stop senza giorno libero, con in più diverse ore giornaliere sul groppone e una casa da gestire, mi dà l'idea che la mia vita stia finendo. Morirò di stenti, me lo sento.
In più il CdM non ha trovato un altro lavoro che non fosse trascorrere quattro mesi interamente in hotel, senza mai poter nemmeno pensare di fare una passeggiata insieme, una serata insieme, un solo pasto insieme. Certi giorni non ci incroceremo nemmeno, se non per un fugace saluto sul materasso (e non pensate male, a stento abbiamo il tempo per dormire. 
Insomma, ne ho una voglia che mi ucciderei. L'ho già detto?

Ho iniziato il 18 marzo con questa ragazzetta di 26 anni come direttrice, spocchiosa come pochi altri al mondo, convinta di essere l'unico essere vivente dotato di bellezza e intelligenza in questo emisfero. E' la prima volta nella mia vita che, lavorativamente parlando, mi sento un genio. E nonostante i miei quindici anni di esperienza sul campo ho abbastanza sale in zucca da comprendere che, non bramando ardentemente chissà quale postazione di comando, sono un soldato semplice: faccio quello che devo, ma senza nemmeno troppo entusiasmo. Non mi spreco, a dirla tutta.
Di fatto, il fenomeno dell'anno si è rivelato un flop imbarazzante. Ne so più io di lei che a stento mi interesso di quello che faccio. In nemmeno un mese è riuscita a farsi detestare da chiunque compreso il capo, che non ha esitato a degradarla e ora viene considerata più o meno alla stregua di una pianta grassa da piazzare sulla scrivania. 
I turni con devo condividere con lei ormai mi hanno frantumato le ossa del cranio, perché le craniate contro il muro sono continue e obbligatorie.

"Amica, hai notato le mie tette oggi??". A me lo chiede, che notoriamente sono la persona più disponibile a parlare di tette del circondario. A me che piuttosto che voltarmi per notare quanto il reggiseno del giorno abbia generosamente donato un paio taglie, mi infilerei la calcolatrice in gola. 
E' piuttosto inutile che introduca con me il discorso moda e fisico da paura, dal momento che vado in ufficio puntualmente con felpa e scarpe da ginnastica per camuffare i rigogliosi rotoli che  proliferano. 
Penso di non tollerare più i suoi discorsi su quando è stata nominata capo supremo del mondo alberghiero a soli 22 anni, di come si è laureata a pieni voti conseguendo il titolo di "unica laureata al mondo in economia del turismo" (naturalmente senza studiare troppo, è tutto nel suo DNA) o di quanto in passato lei sia stata amata e idolatrata dalle sue sottoposte (tutte cose smentite dalle sue ex colleghe, che a quanto ho potuto capire, la volevano bruciare al rogo).
Per quanto io sia la prima a dichiarare che odio lavorare, non ho mai conosciuto nessuno che in 5 ore di lavoro riesce a concludere quello che normalmente si organizza nella pausa tra un turno e l'altro, al passaggio delle consegne. La sua voglia di lavorare è talmente impressionante, che qualche giorno fa si è presentata in ufficio con in mano una tartaruga, raccolta dalla strada appositamente per poter trascorrere un pomeriggio ad accudirla, anziché lavorare.
Il giorno dopo la vedo entrare con la faccia da morte imminente e mi dice "da quando ho toccato la tartaruga  sto così male... mal di testa, febbre, mi sento gonfia." e io, distrattamente "credo che sia una reazione allergica molto grave... conoscevo uno che... beh, è un po' che non lo vedo". Cinque minuti dopo le era magicamente passato tutto. 



In tutto questo, lei e l'altra collega a cui io devo far riferimento (ebbene sì, pure io sono stata degradata dalla nuova gestione, ma onestamente non me ne frega nulla... io ho come unico obiettivo nella vita arrivare a settembre senza essere internata) non fanno che accapigliarsi, insultarsi, tirarsi i capelli e lanciarsi anatemi usandomi come punto di sfoga, mentre l'ultima arrivata, saggiamente, a stento rivolge la parola al trio idiota che si è formato e che mi vede al centro a parare i colpi. 

Tutto questo per dire che trascorrerò 120 ameni giorni alla sola compagnia di:

- una a cui devo guardare le tette e di cui devo svolgere il lavoro mentre lei gioca a Green Peace
- una che mi usa come secchio dentro cui vomitare l'odio che ha nei confronti dell'altra
- una che mi rivolge la parola solo per ribadirmi che trova la situazione ridicola, puerile e nauseante. 

Mi strapperei la cellulite a morsi in questo momento, se non mi scocciasse sporcare la cucina.