Sgosh autunnale

Sgosh autunnale

giovedì 17 novembre 2011

NO VABBE', SGOSH!

Primo giorno di lavoro. Mi faccio strada verso la reception, dove c'è un signore che mi guarda con aria interrogativa. "Sono la nuova collega" dico. "Ah, non ne sapevo nulla" mi risponde, e io mi sento già enormemente rassicurata e inserita nel mio nuovo ruolo.

Nell'imbarazzo totale, cominciamo con le domande di routine.
"Ehm... di dove sei?"
"Ah, sono originaria della Ridente Cittadina, ma abito al Paesino Sperduto ora".
"Uhm... dove?"
"Mah in una delle viuzze dietro al famoso bar di prostitute sulla statale... non so se hai presente..:"
"Uhmmmmmmmmmmmm... quale via?"
"Una via nuova, misconosciuta, che sia chiama Via Dalle Balle..."
"Uhmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmmm... a che numero??"
"57... perchè? conosci la zona?"
"Io abito esattamente lì davanti."
Perfetto. In due minuti ho scoperto che:
a) il mondo è veramente piccolo
b) non sono esattamente un esempio di integrazione nella piccola comunità dove vivo.

Dopo 16 giorni di rodaggio, ieri capito in turno con la collega meno conosciuta fino a quel momento. Per rompere il silenzio inizio con una serie di domande di routine, tipo "come sei capitata qui?". Lei comincia a raccontarmi che nel 2008 ha fatto la sua prima stagione lì nella Ridente Cittadina sezione Vip. Non del tutto interessata, chiedo comunque dove ha lavorato e lei mi risponde "Ho lavorato presso la Famiglia dei Pazzi nel Tale Albergo". 

Brivido e flashback. Il mio ultimo giorno dentro l'albergo storico, 8 settembre 2007. Lei è la persona che hanno preso al mio posto l'anno successivo. Sono basita, il mio mondo è sempre più piccolo. Da lì mi fa una breve carrellata dei personaggi di quella famiglia, delle stranezze di quel posto e poi timidamente mi chiede con vocina sottile sottile "Dunque tu conosci anche Jack?". Io? Oh, no, io non lo conosco affatto. Solo colleghi di lavoro per sette anni, e almeno 5 di tira e molla sentimentale terminati improvvisamente con la candida e provvidenziale entrata in carica del CdM. In fondo sono fuggita dall'albergo storico anche per non avere più niente a che fare con lui, e guarda un po', 4 anni dopo mi trovo fianco a fianco con una donna palesemente interessata a lui. Dopo circa due ore la vedo che ride con imbarazzo e mi dice "Sai, sarà molto divertente quando lo racconteremo alle altre...". Alle altre?? No ti prego... non mi dirai che... "Quest'estate avevo un appuntamento con lui..."
Oh no.
"Le altre non ci credevano, sai, lui è bello..:"
Oh no.
"è più giovane di 10 anni..:"
Oh no!
"Abbiamo passato una serata bellissima, al ristorante ha pagato lui e poi in macchina a parlare fino alle 4 di notte..."
Le ha spezzato il cuore, lo sento.
"Le altre già mi prendevano in giro... Poi è sparito... un ragazzo così bello e bravo, ma così pieno di complessi! Pensa quando diremo a tutte di questa simpatica coincidenza!"
Gesù!! Ho annuito e le ho propinato la frase più trita del mondo: "Credimi, è stato meglio così. Ehm, devo finire di tradurre il menu, sai, con il francese ho grossi problemi.."

Tutto questo è già una tragica fatalità, ma quante probabilità c'erano che lei terminasse il tutto dicendomi che gli ha anche proposto di presentarsi per lavorare all'ENORMESTRUTTURASULMARE?

No vabbè, SGOSH.