Sgosh autunnale

Sgosh autunnale

martedì 29 maggio 2012

Pronti, partenza... via!!

Già il fatto che il mio nuovo capo si sia dimenticato di assumermi dovrebbe farmi pensare che chi ben comincia... ma lasciamo perdere.

Sono stata ieri a consegnargli i miei documenti. Un'atmosfera che definire glaciale è un pallido eufemismo.
Mi avvicino a questa ragazzetta che hanno piazzato al front office e che nemmeno mi guarda in faccia. Le spiego che devo lasciare dei documenti al titolare e lei, con un ghigno orribile sulla faccia, mi risponde bruscamente "Un attimo!" e si gira dall'altra parte con l'espressione di chi pensa "Ecco, un'altra rompiballe!". Il mio nuovo capo, esce, mi guarda e dice "Oh!". Punto. Un uomo un sacco loquace. Un ambiente che fa venire voglia di esprimersi. Mi chiedo seriamente come farò a resistere 4 mesi lì dentro. 

Oggi si ricomincia. Il CdM, a sua volta costretto a sperimentare il lavoro stagionale di basso livello, sarà fuori qualcosa come 10 ore al giorno senza giorno libero. In Romagna d'estate la legge non esiste e i sindacati lavorano giusto per rappresentanza. La cosa divertente è che ogni anno mi dico "Basta con questa vita, il prossimo anno dovrà per forza andare meglio! Il prossimo anno avrò un lavoro normale". Sono passati 14 anni e ancora non ho visto un miglioramento. Anzi, un anno ho avuto un lavoro normale, peccato che fossi la dipendente di un delinquente che se l'è svignata con i nostri soldi. Dettagli.

Fino a settembre qui a casa sarà reperibile soltanto la Lucilla. Pensavo di insegnarle a rispondere al telefono, a pulire, lavare e stirare, ma mi sembra restia. Qualcuno vuole adottare temporaneamente questo mostro peloso?


giovedì 24 maggio 2012

11 anni per fare 'sta cosa, ma ce la posso fare



La Libby, mia cara e dolce (dolce??) sorella di Sfiga, alcuni millenni orsono mi ha passato il testimone per un giochetto.

Nel frattempo io davo le mie dimissioni pensando: "ma sì, voglio rischiare, tanto il CdM sta facendo due lavori e ha un contratto fino a dicembre, che potrà mai succedere?". Come ogni volta che un solo pensiero positivo mi attraversa la mente, il dramma si è compiuto e il CdM è stato licenziato ingiustamente e in maniera del tutto inaspettata, lasciandoci di nuovo a navigare nella disoccupazione. Devo uccidermi? Nel caso, avevo promesso di fare ciò e non vorrei decedere prima di aver compiuto il mio dovere, che consiste nel:
- dire 11 cose di me;

- rispondere alle 11 domande che ha posto la amabile sorella.
Non sceglierò 11 blogger, ormai sono fuori dal giro.


1- Sono una tossicodipendente mancata. Il mio destino era attendere il Tristo Mietitore in un vicolo malfamato con la siringa nel braccio, l'ho sempre saputo. La facilità con cui soccombo alle dipendenze è impressionante. Non fumo e non bevo, semplicemente perché so che poi non potrei più farne a meno. Fin da ragazzina ho avuto la tendenza a diventare ossessionata anche dai videogiochi, per cui mi sono sempre tenuta lontana dalle sala giochi, anche se ricordo con  nostalgia i momenti trascorsi sbavando durante sessioni interminabili di Nintendo in camera di fratello. Non parliamo dei farmaci, è un argomento delicato. Attualmente non riesco a smettere nemmeno con le vitamine e ho appena lottato duramente per staccarmi dalle barrette Kinder. 
2- Ho il terrore delle api. Lo dico perché ho appena lasciato appeso al balcone il copridivano che avevo steso fuori e all'interno del quale ho visto entrare un ape nel momento in cui lo stavo per piegare. Attenderò il ritorno del CdM per affrontare anche questo problema.
3- Sono priva di ambizioni. Non mi interessa fare carriera, anzi, voglio avere meno responsabilità possibili sul lavoro. Sono troppo ansiosa e pigra per impegnarmi più di quello che è indispensabile. In più non ho la stoffa del capo, sono talmente poco competitiva e disinteressata sul lavoro che non faccio paura a nessuno.   
4- Paradossalmente, mi scontro spessissimo con i miei superiori. Di solito sono una dipendente scomoda, perché combatto ogni minima battaglia con la testardaggine di un mulo di cemento. 
5 - Detesto i legumi, mi fanno senso. Se mi volete male, preparatemi una pasta ai fagioli.
6 - D'estate, se ho un momento libero, difficilmente mi si incontra in giro. La mia misantropia raggiunge livelli tali da costringermi o a barricarmi in casa, o a godere dell'aria aperta infrattata su una panchina del Parco Naturale con un libro, con la sola compagnia di pavoni assetati di sangue e uccellini cinguettanti.
7 - Ho sempre amato il Natale, ma da qualche anno mi porta una sfiga inenarrabile e la cosa mi disturba.  
8 - Quando ci passo davanti, devo per forza aprire il flacone dell'ammorbidente e annusare. 
9 - Ho una calligrafia orrenda, a stento riesco a fare la mia firma. E' imbarazzante.
10- Tra le mie doti mancate, la manualità è quella più dolorosa da accettare. Sono costretta, ad ogni ricorrenza, a farmi confezionare i pacchetti regalo dalla Mutti, perché quello che esce dall'operosità delle mie dita grassocce è inaccettabile. 
11 - Ho letto il libro "Noi i ragazzi dello zoo di Berlino" 348932749328 volte. Mi faccio paura da sola.


E ora soddisfiamo la curiosità della Libby.


1- Qual è il tuo film preferito? I Goonies, oltre ad essere stato il film più visto della mia infanzia è stato anche quello che ha dato inizio alla mia storia con il CdM (quanto romanticismo).
2 - Cosa non potresti mai perdonare ad un amico/a?
In realtà io perdono tutto, ma se qualcuno facesse male alla mia gatta forse ucciderei.
3 - In quale periodo storico non vorresti mai essere nato?
Nella preistoria, non mi ci vedo a passare la clava al CdM.
4 - Quale evento ti ha fatto capire che eri un adulto?
La mia prima bolletta del gas, credo.
5 - Cosa non sopporti in un uomo/donna?
In un uomo la banalità, in una donna... pure.
6 - Una figuraccia che vorresti dimenticare?
In terza superiore ho percorso tutto il tragitto da scuola alla stazione con un biglietto sulla schiena che recitava: "Ho appena fatto la cacca".
7 - Cosa non indosseresti mai?
Sandali aperti che mettono in bella mostra il piedino, il mio è troppo tozzo e grassoccio.
8 - La bugia che hai detto e che è stata scoperta?
Avevo otto anni e avevo promesso a mia madre che non sarei uscita da casa della mia amica, ma lei volle andare a prendere un gelato vicino a casa. In gelateria incontrai mio cugino, che abitava a 100 km ma casualmente si trovava nella Ridente Cittadina quel pomeriggio e sempre casualmente aveva optato per la stessa gelateria. Nell'insieme di casualità estreme, mio padre si recò quella sera a salutare i suoi genitori, e sempre per puro caso, mio cugino era appena tornato dalla gelateria dicendo "Ho appena visto tua figlia!". Mio padre tornò a casa dicendo alla Mutti del mio avvistamento, e lei mi chiese "dove sei stata oggi?" e io "oh, a casa della mia amica". Beccata e in punizione.
9 - Qual è una cosa che sai fare particolarmente bene?
Mangiare.
10 - Cosa non può mancare nel tuo frigorifero?
Il latte (e infatti stamattina non c'era, tragedia).
11 - Qual è il blog che hai letto per caso, ma che è entrato tra i tuoi preferiti?
7 anni fa inciampai in quello del CdM, e il resto è storia.


mercoledì 9 maggio 2012

Sparami!

Qualche mattina fa, di turno dalle 7,30, una delle mie due responsabili mi ha chiesto se io la mattina mi alzo dicendo "buongiorno" con un bel sorriso e tanto amore e gratitudine verso il mondo. La mia faccia era più o meno un dipinto di Munch, per cui ho confessato che la prima parola del giorno rivolta al mio compagno di letto era stata un supplicante "Sparami!". Da quel momento è diventato un tormentone che chissà che non rimanga ad aleggiare tra quei muri anche dopo che avrò disertato ufficialmente.

Credo che ci sia un discreto vantaggio nello svegliarsi di pessimo umore. Voglio dire, se hai già una gamba rotta, la cistite, il mal di stomaco, la mattina in cui ti svegli con un raffreddore non ti cambia poi molto. Se invece fino alla sera prima eri bello arzillo e garrulo e ti alzi convinto di spaccare il mondo, al primo starnuto ti senti come se ti avessero fregato il carrello con la spesa da sotto il naso.

La fregatura di ieri è stata che mi sono svegliata piuttosto serena, con il sorriso sulle labbra (orrore!) e alle 20 ero nel pieno di un vortice di testicoli rotanti che è difficile da descrivere. Guidavo sulla statale, di ritorno a casa, tracannando dalla lattina a sorsi disperati, pronta a giustificarmi di fronte ad un'eventuale pattuglia assumendo lo sguardo più carico di pathos possibile. Bevo per dimenticare, si dice così no? Peccato che si trattasse di una Lemonsoda Zero e l'effetto "donna devastata dai problemi" scemasse un pochino di fianco alla nuova felpa acquistata, con stampato dinnanzi un enorme suino e la scritta "Madly in love with you!". Non la so fare la ragazza interrotta, è inutile.

Quante volte mi sono vista in una scena da film drammatico. Una Ausdauer seduta sul confano del suo bolide, una sigaretta tra le dita da cui attinge ripetutamente alla ricerca del fumo consolatorio e lo sguardo rivolto al paesaggio dove si perdono i ricordi di un passato felice, terminato in qualche maniera tragica e dolorosa. Il vento che le scompiglia i capelli e le solleva i lembi di un trench alla moda, una musica struggente di sottofondo, un tramonto dal sole infuocato.
Ma la realtà da queste parti non è questa, non è piena di grazia come nei film. Più probabilmente si potrebbe vedere una Ausdauer che arranca fuori dall'auto ma non si appoggia, un po' per gli escrementi di uccelli che le ornano il cofano e un po' perché la carrozzeria della Clio non è tra le più resistenti. Un bombolone tra le dita da cui cerca di non far colare la crema leccando furiosamente, lo sguardo rivolto allo zucchero che a causa del vento le imbratta la felpa con il maiale e le finisce negli occhi. In sottofondo uno stormo di anatre che starnazzano e all'orizzonte nuvole nere che annunciano che si deve sbrigare a tornare a casa.

Qualcosa mi dice che sarò punita per la scelta che ho fatto, lasciando un posto che era comunque sicuro fino ad ottobre e dove, pazzia ai vertici  e pretese disumane a parte, avevo trovato dei colleghi supportivi e avevo persino preso una discreta dimestichezza con il lavoro di bassa manovalanza. Considerato che pure per il CdM le cose, lavorativamente parlando, si sono messe maluccio, direi che il momento è propizio per cadere inesorabilmente nel vuoto. Già ieri mi immaginavo la scena con l'altro albergatore con il quale dovrei stipulare il nuovo contratto: "Ausdauer chi? Ah, scusi, non le ho detto che non mi serve più? Forse mi è sfuggito di telefonarLe...".

Oddio, sparatemi.

giovedì 3 maggio 2012

Ponte del primo maggio: diamo in numeri

N° di ballerini di salsa arrivati sabato per il ponte del 1° maggio: circa 500.
N° di ballerini di salsa a cui ho fatto personalmente il check-in sabato: circa 140.
N° di bestemmie profuse durante i check in: più o meno 3 a persona.
Volume di voce a cui ho dovuto ricorrere per farmi sentire dalla folla di trogloditi: +2000.
N° di ricevute scritte a mano per ogni cauzione lasciata: circa un centinaio.
Tasso di incazzosità della sottoscritta: 40.342 %.
N° di check-out effettuati dalla sottoscritta martedì: circa 150.
N° di momenti in cui ho  palesemente perso le staffe: 1, quando un demente della mia fila (sì, abbiamo le transenne come negli aeroporti per domare le folle imbizzarrite) ha iniziato a far suonare una trombetta da stadio.
Euro mancanti dalla mia cassa il giorno maledetto 1° maggio, festa dei lavoratori: 50.
N° di bestemmie profuse da quel momento: innumerevoli.