Sgosh autunnale

Sgosh autunnale

mercoledì 28 novembre 2012

New entry!!

C'era già Ausdauer, che occupa già da sola un discreto spazio nei 35 mq al momento disponibili, ma sulla sua figura mitologica non intendo dilungarmi oltre, essendoci un intero blog dedicato.
C'è anche il CdM, che ha la capacità di spargersi nello spazio modello "blob che avanza" e gli basta varcare la soglia di casa per riuscire a occupare ogni singolo cm libero con portafoglio, chiavi, scarpe, calzini, deodorante, portatile, cavi, hard disk, cellulare, cavi per cellulare, borsa, quaderni, volantini che "non-provare-a-buttare-che-l'-anno-prossimo-voglio-vedere-cosa-c'-era-in-offerta!", coperte, magliette e maglioni di riserva più varie ed eventuali.
Poi è arrivata la gatta isterica Lucilla, che può vantare la proprietà di un tiragraffi alto 1,80 m, due piste con palline, un tunnel frusciante, diversi topini e pupazzetti sparsi per casa e in più è in grado di posizionarsi comodamente su qualsiasi superficie disponibile, come potete notare dalla foto.


Poi un giorno ho aperto la pagina del gattile e ho trovato la foto di questa gattina stupenda, di cui mi sono innamorata subito. Ma non la volevo, perché Lucilla è per natura una paranoica pazza potenzialmente assassina, e in più mi sembrava che già si stesse abbastanza stretti.
Il CdM non ha resistito alla tentazione e ha chiamato la volontaria che l'aveva cresciuta, siamo andati a trovarla e ahinoi, è stato amore! La piccola all'inizio ci ha snobbati, poi ha sentito parlare di giochini vari, pappe buone, gatto psicopatico da salvare e si è accoccolata sul CdM, succhiandogli il lobo dell'orecchio con fare suadente. A quel punto non c'è stato niente da fare, la piccola ruffianella è diventata nostra.

E così il 5 novembre è arrivata Melissa, un nome, una garanzia.
Dopo l'esperienza con Lucilla, eravamo pronti al peggio. Lucilla si fa fare le coccole solo quando vuole per e un tempo limitato, si concede a poche persone, morde ogni volta che qualcosa non le va bene o che qualcuno osa disturbarla, se la sgridi ti insegue per prenderti a zampate con sguardo assassino. Però è un coniglio e ha paura di qualsiasi cosa (eccetto noi coinquilini): del campanello, degli estranei, di mio padre, dei genitori del CdM, dell'aspirapolvere, della cannetta gioco con le piume che fa flap flap, del veterinario e ha avuto persino paura di Melissa quando l'ha vista. Un amore di gatto che io adoro, in quanto è la mia esatta versione felina.
Melissa invece è stata immediatamente soprannominata Pupazzetto. La guardi, fa le fusa. La sgridi, fa le fusa. La accarezzi, si stende a pancia all'aria come un cane e fa le fusa. La prendi per metterle il collirio, miagola infastidita, ma fa le fusa. Ringhia e soffia solo quando Lucilla le salta addosso tentando di strapparle la giugulare a morsi, ma tutto sommato è giustificata.
In questa foto sta guardando il CdM, dopo un'ora di grattini sulla pancia durante il telefilm serale, come per dire "Tutto qui?? Mi devo già alzare??".


Questo gatto non è un gatto, deve essere sicuramente una mutazione genetica strana.

E comunque, per la cronaca, ormai non c'è più un cm di pavimento libero su cui camminare.





lunedì 26 novembre 2012

Ausdauer e la persecuzione delle date

Ci sono date che, è un dato di fatto, mi portano una sfiga inenarrabile. Un esempio su tutte? Il maledetto nove agosto, che ogni anno vivo con rinnovato terrore (quando me lo ricordo, quando invece lo dimentico qualche disgrazia succede davvero).
Per questo motivo quando la Mutti ha deciso che il giorno che avremmo dedicato all'ordine definitivo dei mobili per la casa sarebbe stato il 23 novembre ho avuto un nefasto presentimento. In fondo quel giorno ho detto addio a tutti i miei Sacri risparmi e dovrò vivere di amore e fantasia per il resto dei miei giorni, ma sono piccoli insignificanti dettagli.

Per tranquillizzarmi ho fatto una piccola ricerca tra i miei diari, appunti e deliri degli ultimi anni e questo è ciò che ho potuto riesumare dalla mia memoria storica.

Il 23 novembre 2005 la mia Sacra Auto rimase con la batteria a terra nel parcheggio a pagamento dietro l'università. Quel giorno seguii il suggerimento della Mutti di chiamare il Vater in soccorso, salvo poi ricordarmi il perché erano anni che mi arrangiavo nelle difficoltà. Dopo la sua risposta rassicurante "tra dieci minuti sono lì" trascorsi DUE ORE in macchina a 0 gradi, mentre soffici fiocchi di neve cadevano qui e là ricordandomi che stavo morendo assiderata e che no, per nessun motivo al mondo avrei dovuto chiamare mio padre in un momento di emergenza come quello. Anche perché poi arrivò e di fatto non si concluse nulla.

Il 23 novembre 2009 mi assunsero alla Ditta dei Miei Stivali, con contratto a tempo indeterminato. Quello che sembrava un sogno è diventato un incubo nel giro di qualche mese ed ha decretato la fine dei mie sogni di gloria. Ci ho perso dei soldi, ma soprattutto non ho mai più potuto auspicare ad un impiego normale.

Il 23 novembre 2010 ci fu la storica rissa con il mio capo della Ditta dei Miei Stivali, che finì in una valle di lacrime mie e sue, sotto gli occhi esterrefatti del CdM. Una delle più orribili e imbarazzanti scene della mia vita.

L'anno scorso non è successo nulla di che, ma avendo dimenticato la maledizione per qualche ora hanno approfittato di un mio momento di distrazione per affibbiarmi un'ora di straordinario, ecco. Non pagato, naturalmente.

Così non mi sento molto positiva nei confronti della consegna dei miei mobili.
Arriveranno?
Arriveranno rotti?
Arriveranno in parte e mancando pezzi fondamentali rimarremo con la cucina smontata fino a maggio?
Essendo di scarsa qualità ed avendo già mio suocero lanciato la sua maledizione, si autodistruggeranno tutti al primo utilizzo?
Al 31 di gennaio sarò una barbona che vivrà in un appartamento senza mobili, già interamente pagati, senza più un cent nel conto corrente e un fuocherello acceso in mezzo alla cucina per scaldare le erbette raccolte in giardino?

Non so, non mi sento tranquilla. Sicuramente ho mancato di considerare qualche altra disgrazia possibile.