Sgosh autunnale

Sgosh autunnale

mercoledì 9 maggio 2012

Sparami!

Qualche mattina fa, di turno dalle 7,30, una delle mie due responsabili mi ha chiesto se io la mattina mi alzo dicendo "buongiorno" con un bel sorriso e tanto amore e gratitudine verso il mondo. La mia faccia era più o meno un dipinto di Munch, per cui ho confessato che la prima parola del giorno rivolta al mio compagno di letto era stata un supplicante "Sparami!". Da quel momento è diventato un tormentone che chissà che non rimanga ad aleggiare tra quei muri anche dopo che avrò disertato ufficialmente.

Credo che ci sia un discreto vantaggio nello svegliarsi di pessimo umore. Voglio dire, se hai già una gamba rotta, la cistite, il mal di stomaco, la mattina in cui ti svegli con un raffreddore non ti cambia poi molto. Se invece fino alla sera prima eri bello arzillo e garrulo e ti alzi convinto di spaccare il mondo, al primo starnuto ti senti come se ti avessero fregato il carrello con la spesa da sotto il naso.

La fregatura di ieri è stata che mi sono svegliata piuttosto serena, con il sorriso sulle labbra (orrore!) e alle 20 ero nel pieno di un vortice di testicoli rotanti che è difficile da descrivere. Guidavo sulla statale, di ritorno a casa, tracannando dalla lattina a sorsi disperati, pronta a giustificarmi di fronte ad un'eventuale pattuglia assumendo lo sguardo più carico di pathos possibile. Bevo per dimenticare, si dice così no? Peccato che si trattasse di una Lemonsoda Zero e l'effetto "donna devastata dai problemi" scemasse un pochino di fianco alla nuova felpa acquistata, con stampato dinnanzi un enorme suino e la scritta "Madly in love with you!". Non la so fare la ragazza interrotta, è inutile.

Quante volte mi sono vista in una scena da film drammatico. Una Ausdauer seduta sul confano del suo bolide, una sigaretta tra le dita da cui attinge ripetutamente alla ricerca del fumo consolatorio e lo sguardo rivolto al paesaggio dove si perdono i ricordi di un passato felice, terminato in qualche maniera tragica e dolorosa. Il vento che le scompiglia i capelli e le solleva i lembi di un trench alla moda, una musica struggente di sottofondo, un tramonto dal sole infuocato.
Ma la realtà da queste parti non è questa, non è piena di grazia come nei film. Più probabilmente si potrebbe vedere una Ausdauer che arranca fuori dall'auto ma non si appoggia, un po' per gli escrementi di uccelli che le ornano il cofano e un po' perché la carrozzeria della Clio non è tra le più resistenti. Un bombolone tra le dita da cui cerca di non far colare la crema leccando furiosamente, lo sguardo rivolto allo zucchero che a causa del vento le imbratta la felpa con il maiale e le finisce negli occhi. In sottofondo uno stormo di anatre che starnazzano e all'orizzonte nuvole nere che annunciano che si deve sbrigare a tornare a casa.

Qualcosa mi dice che sarò punita per la scelta che ho fatto, lasciando un posto che era comunque sicuro fino ad ottobre e dove, pazzia ai vertici  e pretese disumane a parte, avevo trovato dei colleghi supportivi e avevo persino preso una discreta dimestichezza con il lavoro di bassa manovalanza. Considerato che pure per il CdM le cose, lavorativamente parlando, si sono messe maluccio, direi che il momento è propizio per cadere inesorabilmente nel vuoto. Già ieri mi immaginavo la scena con l'altro albergatore con il quale dovrei stipulare il nuovo contratto: "Ausdauer chi? Ah, scusi, non le ho detto che non mi serve più? Forse mi è sfuggito di telefonarLe...".

Oddio, sparatemi.

3 commenti:

  1. Sei la mia musa, la dea dei miei sogni, la mia ispirazione, la visione di ogni mio giorno.... il mio mito! Sei mia sorella e condividiamo il cervello, tutto qui. Ho quasi pianto sulla scena del bombolone, ti giuro che l'ho vissuta, l'ho vista nella mia mente e gli occhi hanno iniziato ad inumidirsi, penso sia stato lo zucchero!
    Su adesso facciamo i seri... siccome la sfiga c'è e ci vede benissimo, non la chiamare, che già sa dove abiti. Vedrai che il nuovo lavoro andrà benissimo... si vabbè bene... benino? Sopravviverai, ne sono certa. Alla peggio venite a stare da me e Dr J! Almeno siamo poveri e disperati in 4!

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  2. ahhahahaha sei stupenda...
    ps sono kokka di libero, non ho mai commentato ma ti leggo da sempre...

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  3. io mi sveglio e penso a quale scusa potrei aggrapparmi per non lasciare il calduccio del letto; poi sbuffo, poi scendo, poi risbuffo. Secondo me non sono normali quelle persone sorridenti alla vita di prima mattina! (dai, la gattina è bellissima!!) Aldabra72

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