Sgosh autunnale

Sgosh autunnale

martedì 18 gennaio 2011

AUTISMO

E' ufficiale, la mia voglia di uscire di casa e sbattere il muso contro altre persone è defunta. Ignoro il motivo per cui ogni persona che incontro deve ricordarmi, per esempio, che il mio ex capo sta giustificando la nostra uscita di scena con frasi celebri quali "Li ho mandati a quel paese" oppure "Finalmente mi sono liberato di loro!", che non solo non aumentano la mia fiducia nel prossimo, ma fanno crescere in maniera esponenziale gli istinti omicidi che mi pervadono.

E poi diciamoci la verità, la gente ultimamente delira. Prima mi vengono rivelate cose spiacevoli sulle opinioni della mia migliore amica durante la cena di San Silvestro, ma io sposo con convinzione la filosofia che permette a chiunque di sfogarsi su chicchessia tra le proprie mura domestiche, se non altro per esorcizzare il male di vivere che pervade un po' tutti. Non c'è niente di male a "sfanculare" un po' le amiche tra le braccia del proprio moroso, purché questo abbia la decenza di rimanersene muto come le convenzioni sociali richiedono. Ma tant'è.

Ieri il CdM ha iniziato un lavoro che lo terrà impegnato qualche settimana con la mia Sacra Auto (la sua, ahinoi, è risultata ad una visita specialistica nientepocodimeno che da buttare). Certo, l'idea di rimanere in casa a osservare la muffa che cresce rigogliosa sui muri è allettante, ma poichè pure io devo cercare un'occupazione e inoltre esistono parecchie commissioni da portare a termine, ho deciso di caricarmi le spalle e cominciare i miei pellegrinaggi in treno e a piedi. Lo so, è una notizia di incommensurabile impatto emotivo e forse avrebbe dovuto essere introdotta meglio e me ne scuso.

La scorsa mattina arrancavo carica di borse per le vie della Ridente Cittadine, pronta ad affrontare l'ultima tappa del tour in farmacia prima di parcheggiarmi dalla Mutti, quando mi ha sorpassato l'auto di ExAmica. Perché ExAmica?

Breve digressione. ExAmica è stata "amica" per sette anni in cui:
- mi ha criticata per ogni singola scelta di vita
- mi ha criticata per ogni mio atteggiamento o modo di fare/essere
- ha strenuamente sostenuto che non sono in grado di tirare su di morale nessuno, in quanto il mio supporto suggerisce il suicidio
- mi ha rinfacciato di non essere andata alla sua laurea triennale perché ero in ospedale per una visita preoperatoria
- per ripicca non è venuta alla mia laurea ed è venuta alla mia festa dicendo "vengo perché ho bisogno di parlare dei miei problemi" e dicendo che i miei fiori puzzavano
- mi ha costretto ad andare alla sua laurea specialistica spingendo per avere una festa regale
- non è venuta alla mia laurea specialistica e mi ha portato in seguito dei fiori appassiti
- quando è stata lasciata dal ragazzo storico, mi ha accusata di essere potenzialmente interessata ad ogni singolo uomo le girasse attorno, pronta a sfilarglielo alla prima occasione
- quando è stata lasciata dal ragazzo, ha dato il suo numero a tutti i ragazzi con cui parlavo
- quando ho conosciuto il CdM e ho cominciato la relazione, è inorridita dal fatto che persino io avessi trovato qualcuno
- quando ha conosciuto il suo attuale grande amore, mi ha detto che doveva allontanarsi da me, perché la mia vita "da vecchia" la deprimeva e le mettevo ansia
- quando sono andata a convivere, mi ha detto che lei non poteva farlo perché la sua era una storia passionale e piena di imprevisti
- quando l'ho vista l'ultima volta stava mettendo su casa
- mi ha candidamente confessato di trovarsi mille volte meglio con la mia migliore amica.
Queste e tante altre cose mi hanno indotto, come dire, a darmela a gambe. Avevo anche pensato di mandarle un sms con scritto "Ti ho vista,come stai?", ma l'idea di spendere 15 cent in momenti di carestia mi ha fatto desistere.

Le donne sono terribili. L'avermi vista in orario che un tempo era lavorativo, senza la mia adorata auto, coperta di borse nel freddo e nella nebbia, deve aver fatto breccia se questo ha suscitato persino l'impulso di scrivere non a me per sentire come stavo, bensì alla mia migliore amica (ora anche sua) che ero stata avvistata. Peccato che la mia migliore amica abbia risposto a me anziché a lei, facendomi ben intendere che sono un interessante caso di cui parlare.

Io comprendo di essere un caso umano, le cui gesta vanno narrate e tramandate di generazione in generazione, ma è ora di finirla. Un po' di discrezione, che diavolo. Se sentite parlare di me, non riferitemelo. Controllate i destinatari dei vostri sms, non è difficile. Voglio rimanere ignorante a leccare le pareti del mio guscio autistico, e lasciatemi in pace, per pietà, che tutta questa sincerità/sbadataggine ormai mi hanno sensibilmente stracciato le budella.

8 commenti:

  1. io dico che la gente mette becco sulla vita altrui perchè non ha una vita propria. se avessero la metà dei pensieri che hai .... sarebbe diverso, ne sono certa.

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  2. Direi che le persone hanno la faccia come il culo! E non aggiungo altro che ci siam capite!

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  3. concordo con stellasperanza...mi piacerebbe sapere come si è giustificata la vostra migliore amica...

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  4. Dico che la gente dovrebbe prendersi un pezzetto di terra e coltivarsi i ca....voli loro!!! Io penso che chi guarda tanto cosa fanno gli altri ecc lo faccia per non vedere la merda in cui è fino al collo!!!

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  5. Tutta gente che non ha voglia di campare 100 anni!!

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  6. io voglio che trovi un lavoro. Subito.

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  7. Oscar Wilde diceva qualcosa tipo "nel bene o nel male, basta che si parli di me"... dovrei essere felice!

    Chanel, anche io voglio un lavoro. Subito.

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