Sgosh autunnale

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lunedì 6 dicembre 2010

LA NUOVA COLLEGA - PARTE SECONDA

Quella che inizialmente si era rivelata una novità frizzante e golosa (per via dei quintali di dolciumi che erano entrati in ufficio), piano piano ha assunto una connotazione decisamente destabilizzante.

La nuova collega è sicuramente una donna competente e affidabile dal punto di vista lavorativo, ma devo ammetterlo, è un tantino squilibrata.

Nei giorni sì entra in ufficio sorridente, si siede alla mia scrivania e parla ininterrottamente per una buona mezz'ora. Parla di cose che a) non mi interessano, perché riguardano gli affari di altre persone e io sono già carica di mio b) sono talmente collegate tra loro che spesso perde il filo del discorso e io, che già avevo perso qualche pezzo per strada per pigrizia nell'ascolto, devo limitarmi a sorridere o scuotere la testa in un senso o nell'altro, con lo sguardo vacuo di chi pensa "cosa faccio da mangiare stasera?". Ad un certo punto il racconto prende sempre una piega tale per cui la signora in questione si arrabbia da sola, maledicendo tutto e tutti, e sale le scale del suo ufficio lanciando anatemi, che essendo un giorno sì, non riguardano quasi mai né me né il CdM, ma tutto il resto dell'umanità. Il resto della giornata scorre, con lei che parla da sola quasi tutto il tempo e io che ogni tanto le rimando un segno vacuo di assenso.

Poi ci sono i giorni no, e lo capiamo dalla faccia che ha quando entra. Se l'espressione è contrita e i capelli le coprono il viso da cui spuntano due occhi furenti, beh, è la fine.Se non è la fine per me, che generalmente ascolto con orecchio e dico sempre "sì sì" anche quando mentalmente sto contando le pecore, è la fine per il povero CdM, costretto da urla da possessione demoniaca a trasferirsi con il suo pc al mio fianco, onde evitare che la furia lo travolga e uccida. Se non sono i fogli che sono sparsi per tutto l'ufficio, è il disordine, la donna delle pulizie che passa lo straccio con il mocio marcescente, il fatto che il mio capo glissi sulle date dei  pagamenti, la situazione di angoscia che pervade l'ufficio, la persona che è entrata dalla porta, la moglie del capo che porta i bambini, il telefono che ha una brutta suoneria, insomma qualsiasi cosa è in grado di generare la crisi. E a quel punto sono mezzi singhiozzi, seguiti da risate isteriche, seguiti ancora da raptus di follia omicida che ci costringono a consegnarle tutte le penne dell'ufficio affinché possa riaccompagnarle al loro tappino abbandonato (poco importa se tu magari sei al telefono e stai scrivendo con la stessa penna che lei, in quel preciso istante, ha deciso che deve essere chiusa).

Mentre il CdM la sta vivendo come una sorta di persecuzione (lo diventa pure per me, visto che per colpa sua me lo ritrovo costantemente alle spalle che legge ciò che guardo o scrivo, e non ho un briciolo di privacy), io nonostante tutto la vivo abbastanza bene, perché rivedo in lei molte delle mie nevrosi e sento che il mio futuro sarà lo stesso. Sarò l'incubo dell'intera umanità (risata malefica).

(Qualche giorno fa le ho anche preparato uno scherzo e le ho impostato come sfondo del desktop una bella serie di penne senza tappino e sotto le ho scritto una delle sue invettive preferite. Sono una collega burlona io).

7 commenti:

  1. Ma perchè io e te non lavoriamo insieme???? Ah già, se no ci licenzierebbero! Ahahaahah!

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  2. ahahahahahahhahahhaah la scena del deksto p me la vedo ;D

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  3. ...ummm sulle colleghe strane potrei scrivere un libro io...

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  4. ahahah...troppo forte questa nuova collega...troppo pazza!!!! menomale che tu la stai prendendo megli odel CdM, che già la situazione è quella che è ;)
    però lo scherzo del desktop...sei davvero una grande!! :D

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  5. Vorrei un desktop personalizzato pure io!

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  6. Se volete un bel desktop personalizzato commissionate pure, però prima dovrei vedervi all'opera ghghghgh

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