Sgosh autunnale

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giovedì 23 dicembre 2010

SONO FIGLIA DI MIO PADRE

Dopo mesi (sì, credo effettivamente si tratti di mesi) ho ricevuto una chiamata da mio padre. Alcune settimane fa lo avevo chiamato io e stava per chiamarmi, diverse settimane prima idem, e così via andando indietro nei mesi. E' innegabile, vado ormai d'accordissimo con il Vater.

"Ciao, allora?"
"Allora?"
"Allora."

Tutte le conversazioni con il Vater cominciano così. Da sempre.

"Eh, ma sì dai."
"Sì, anche qua dai."

In italiano non significa nulla, ma per noi vuol dire qualcosa tipo "si va avanti".

"Il lavoro?"
"Eh, non sto più andando, se ne riparla il 10 gennaio e si vedrà."
"Te l'avevo detto io!"
"Già. Quindi siamo senza soldi e chissà... nel frattempo il CdM ha distrutto anche la macchina".

"Ah." pronuncia la sillaba con sincero accoramento. Rassegnata e memore ormai delle decine di conversazioni avute che finivano con "stai su, l'importante è che il CdM stia bene" gli riferisco che il CdM comunque sta benissimo, convinta che l'avrebbe sollevato.
"Oh beh" mi risponde "che c'entra, la macchina è distrutta lo stesso..."

Ecco, io sì che sono la figlia di mio padre.

5 commenti:

  1. buona natale aus ;) ti auguro che queste feste ti portino serenità e qualche bella novità a livello finanziario / lavorativo ;D

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  2. schietti e diretti! buone feste aus!

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  3. Quando me l'hai raccontato sono morta dalle risate... a rileggerlo mi ha fatto lo stesso effetto!!! Ahahaahah!

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  4. E' sempre così, prima ti consolano dicendo che l'importante è essere sani e salvi. Dopo che hai detto che è tutto ok, si preoccupano per la macchina!!

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