Sgosh autunnale

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martedì 19 aprile 2011

TOGLIETEMI TUTTO, MA NON LA COLAZIONE

Ho qualche difficoltà con i pasti da consumare in albergo. Li evitavo dalla lontana stagione del 2000, anno in cui il cuoco mi propinò tutta una serie di piatti preparati con alimenti scaduti e mi condannò alla gastroenterite per un'estate (unico anno della mia vita in cui il mio peso scese drasticamente, certo, ma anche il livello di tolleranza del mio stomaco).

Quest'anno non posso esimermi, otto ore di lavoro in orario continuato non mi permettono di sopravvivere senza assumere qualche sostanza nutritiva, pena la sospensione di ogni sinapsi e conseguente disastro lavorativo. Dunque quando il cuoco comunica che "il pranzo è servito" mi reco mestamente in sala e cerco di scegliere le cose che potrebbero essere meno pericolose (ad eccezione di ieri che ho ceduto sulla frittata alle zucchine, grazie al cielo sono ancora viva).

Le mie abitudini alimentari sembrano non essere condivise dal resto del mondo.

Quando mi chiedono di fare colazione verso le nove rispondo sempre, nello stupore generale, che io la colazione l'ho già consumata a casa e anche abbondantemente. Non mi capacito di come possano pretendere che io resista fino alle 9 (o fino a quando qualcuno si ricorda che sono lì), se sono arrivata al lavoro alle 7. Io quando mi sveglio la mattina ho una fame che mangerei un bue. No, a dire la verità, mangio proprio il corrispondente di un bue. Qualche settimana fa ero dalla Libby e con vergogna ha ammesso che lei e Dr J consumano un vasetto di marmellata in un paio di settimane. Vedendo che non comprendevo il problema mi ha confessato che loro assumono ben 3 fette biscottate a colazione, cosa che loro considerano eccessiva. Ebbene, io con tre fette biscottate posso campare sì e no mezz'ora, poi comincio già a sentire la debolezza che mi pervade e un senso di morte imminente. Anche se sono le sei del mattino io mi alzo, mi siedo a tavola e comincio a ingurgitare senza ritegno tutto quello che trovo: fette biscottate, pan brioschè, torta, colomba o panettone, biscotti, dolciumi vari ed eventuali, e non sempre uno alla volta.

In compenso, rispetto ai tempi che furono, le quantità che riesco ad assumere a pranzo sono drasticamente diminuite, anche se non riesco a rinunciare alla pasta e credo che con una semplice insalata alle tre del pomeriggio sarei di nuovo in preda al senso di morte imminente (per ora preferisco non provare).

In compenso la cena per me non ha grande valore. Per anni ho trascorso l'estate saltandola del tutto, o nutrendomi di insalatine o frutta, quindi quando arrivo in sala e noto che è già terminato tutto (sono sempre l'ultima ad andare a mangiare), non mi faccio grandi problemi e mangiucchio ciò che è rimasto senza troppa autocommiserazione. Salvo poi svegliarmi al mattino e avere una fame da lupi.

Per la cronaca, dopo la fettina di tacchino alla griglia scondita e fredda di ieri sera, stamattina mi sono mangiata un quintale di colomba. Sbav.

11 commenti:

  1. Anche a me piace tantissimo fare la colazione, e non connetto fintanto che non l'ho fatta. Certo di solito non ingurgito quantità industriali di marmellata ma comunque mi concedo una buona dose di dolce visto che poi a pranzo e cena preferisco evitare. Eppoi la giornata deve cominciare dolcemente ohhhhhhhhh

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  2. io invece a casa la colazione non riesco a farla. solo la domenica!!! quando vado al lavoro, la faccio al bar, ma appena sveglia non riesco a mangiare nulla!!!:))

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  3. idem come Poggy (socia non per niente)... io a casa non mangio (o magari mi concedo un frutto se proprio ho tanta fame), faccio colazione al bar dopo almeno un'ora che mi sono svegliata

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  4. @Merendina: eh anche io con la scusa che il dolce lo mangio solo al mattino poi mi strafogo :D

    @Poggy e Princi: noooo, ma io non arrivo nemmeno al bar se non ho mangiato :D

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  5. Da quando mi alzo all'alba faccio due colazioni, una alle 6 con succo, caffè e biscotti o torta o pane & marmellata e poi un'altra quando arrivo in ufficio o a metà mattina con caffè e brioche. Una sola brioche per me significa avere ancora più fame di prima quando mordo l'ultimo boccone

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  6. Ho sempre fatto una colazione al volo con caffè e brioche, tranne nel we in cui mi concedevo anche un cappuccino. Ora, da quando sono andata dalla nutrizionista, la mia colazione sono 2/3 fette biscottate con marmellata (alle more fatta da mia suocera, finchè ne avrò) e un caffè o cappuccino nel week-end. A metà mattina un pacchettino di tarallini e tiro le 12,30 per il pranzo :-) Sto imparando a mangiare come si deve, senza ingurgitare una montagna di schifezze ( anche se erano tanto buone eheheheh)

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  7. Io la colazione la salto solo quando faccio scialpinismo perchè alle 4.30a.m. nn riesco a mangiare nulla, ma mi rifaccio strada facendo. Per il resto a casa mia c'è sempre pane e marmellata, biscotti, torta fatta in casa. Per pranzo mi porto la schiscetta al lavoro e in genere sono abbinamenti che nn mi danno grandi soddisfazioni: bresaola e rucola, mozzarella e pomodoro, tonno e carote... Sarà per questo che adoro cucinare e mangiare a cena. Sarà per questo che ho iniziato ad ingrassare...

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  8. Anch'io cascasse il mondo mi vedo sedere e fare colazione come si deve! quando ero incinta e dovevo andare a fare le analisi a digiuno mi prendevano gli scompensi perchè poi mi sentivo proprio male fisicamente. Però a metà mattina mangio ancora qualcosa :P

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  9. Mi par di capire che quello del mangiare è un problema non da poco. Devo ricordarmi, la prossima volta che vi ho miei ospiti (nel caso restiate a dormire) di fornirmi di un camion di fette biscottate, marmellata, brioche, colombe varie ed eventuali... non vorrei che mi svenissi a destra e a manca!

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  10. @Vetekatten: brava ragazza, sì!

    @Luna: no vabbè, io con quella colazione non arrivo nemmeno alla macchina.

    @Sillylamb: eh, purtroppo mangiare tanto la sera è quasi peggio per il metabolismo...

    @Gnappetta: beh, certo, nemmeno io mi fermo lì!

    @Libby: ahahah, prima di venire di voi mi ero abbondantemente nutrita!

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  11. @PremiataDittaLibbyAus: considerata la quantità di cibo disponibile quel giorno, io mi sono abbondantemente nutrito anche durante...

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